Cibo & Cultura (la festa del Maiale)
Il significato simbolico-tradizionale del rito del maiale costituiva per
il contadino un momento di aggregazione a cui non sapevano rinunciare, proprio
perché gli appartiene nei
suoi molteplici contenuti folklorici. Il maiale ha avuto un ruolo rilevante
nell’economia domestica rurale, dove nei tempi passati in ogni Masseria Veniva
allevato dai contadini con prodotti genuini. I giorni più indicati per la
festa del maiale sono quelli compresi fra il Natale e la metà di febbraio. Una
volta fissata la data, che deve coincidere con la luna (de mancanza), o,
se luna crescente, cu la iurnata Nateale. Venivano invitati parenti compari e amici si davano appuntamento
in mattinata, dove si procedeva a tutte le fasi dell’uccisione del maiale. Nel primo pomeriggio, quando
tutte le operazioni erano finite, cominciava la festa. Durante
il pranzo, fra un bicchiere e l’altro, si giocava a carte e si raccontavano
fatti accaduti di un tempo e barzellette. La festa del
maiale era movimentata da canti e balli tipici. Due
giorni dopo la festa (s’ava
sparte lu puorcù) si provvede all’ insaccamento delle salsicce e dei salami che venivano messi ad essiccare appese su pertiche di
legno al soffitto. L’ultima fase era quella della conservazione sotto sugna,
sotto vuoto o sott’olio.
Alla scoperta delle meraviglie locali, del buon cibo con tante emozioni. Informazioni e contatti: Oasi Masseria Sant’Elia - Eco - Agriturismo. Tel 0825.849111 Cell. 3337737555 – info@agrisantelia.it - https://www.facebook.com/masseriasantelia.oasi - http://twitter.com/MasseriaS - www.agrisantelia.it
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